Ogni video che si trova online ha una storia da raccontare. Che si tratti di imparare qualcosa di nuovo, di cercare dei video di intrattenimento o di navigare attraverso i vlog sui social media, i video sono diventati parte integrante delle piattaforme online. Esistono numerose piattaforme di editing video disponibili per i principianti e per gli esperti del settore, ma per intraprendere una carriera a tutti gli effetti e diventare un videomaker professionista è essenziale conseguire una qualifica per conoscere le basi dell’editing video.
Come si diventa videomaker?
Per fare il videomaker occorre non solo essere creativi ed avere una grande passione per il cinema e la televisione, occorrono delle solide basi di conoscenze tecniche.
Esistono in Italia diversi percorsi da seguire per diventare videomaker professionista, grazie al fatto che sia le Università, sia gli Enti privati oppure gli Enti convenzionati con le Regioni offrono corsi specifici per iniziare questa professione.
Di seguito le diverse possibilità:
- corsi universitari: sono sempre di più le Università che propongono dei percorsi di studi professionalizzanti che sfociano in lauree triennali o magistrali nell’ambito di facoltà come il Dams, l’Accademia di Belle Arti, la Naba (Nuova Accademi a delle Belle Arti) a Milano o lo Ied (Istituto Europeo di Design) a Roma. In particolare la Naba offre un corso di laurea triennale in cinema ed animazione che consente di specializzarsi nel videomaking e di iniziare a fare pratica con la professione. Lo Ied invece propone il corso di video design con la possibilità di seguirlo in Italia oppure all’Estero.
- Corsi professionalizzanti: questi percorsi hanno una durata inferiore rispetto ai corsi tenuti da enti e scuole di formazione legalmente riconosciute. Si tratta di corsi da seguire in presenza e comprendenti ore di teoria e di pratica.
- Percorsi di formazione online: diiverse piattaforme dedicate alla formazione esclusivamente online che danno la possibilità di seguire corsi per intraprendere la professione di videomaker. Ovviamente questi corsi online durano meno e non garantiscono le conoscenze specifiche offerti dalle Università o dai corsi professionalizzanti più lunghi. Possono andar bene per gli autodidatti per iniziare, ma richiederanno poi tantissima pratica.
La figura del videomaker
Il videomaker sicuramente è un creativo, una figura professionale che si occupa a 360 gradi della produzione e della regia di un cortometraggio o di un videoclip, curandone non solo le riprese, la regia ed il montaggio, ma anche tutte le fasi di post-produzione.
I video realizzati vengono utilizzati per molteplici scopi: possono avere natura commerciale, di intrattenimento, oppure avere uno scopo didattico o artistico come i documentari ed i cortometraggi. Inoltre si possono veicolare sia tramite la televisione che il web.
Il videomaker è un artista che è in grado di produrre materiale visivo sempre nuovo e che è capace di incontrare i gusti e le esigenze di un pubblico sempre più vasto. In tal senso la sua abilità principale, come figura creativa, è quella di saper raccontare delle storie avvalendosi degli avanzati strumenti multimediali che la tecnologia mette a disposizione.
Le competenze del videomaker
Il videomaker è una figura professionale che possiede specifiche competenze nell’ambito della fotografia e del cinema, dovendo occuparsi in prima persona delle riprese, della regia, del montaggio e di tutti gli altri aspetti che riguardano la produzione, come ad esempio il suono e le musiche.
Più nello specifico deve avere conoscenze tecniche per la realizzazione di effetti visivi e sonori, saper effettuare il montaggio, la registrazione e competenze nell’ambito della regia. Inoltre, deve conoscere a fondo i software ed i programmi utilizzati per la registrazione di suoni ed immagini, come anche quelli per modificare colori, luci e registrazioni in fase di post produzione.
Un bravo videomaker deve inoltre saper scegliere correttamente le attrezzature ed i materiali necessari per girare le scene, deve saper posizionare la macchina da presa ma anche le luci e le apparecchiature per le registrazioni audio.
Qualsiasi cortometraggio, videoclip o documentario, infatti, deve poter catturare l’attenzione degli spettatori e narrare sapientemente una storia grazie al perfetto mix di audio e video. In questo senso le competenze del videomaker sono molto simili a quelle del regista perché è suo compito scegliere e gestire le inquadrature e le riprese, proprio come nella produzione di un film.
Ciò che, invece, differenzia il videomaker dal regista è la fase di post-produzione perché il videomaker si occupa poi materialmente anche del montaggio delle scene, della sincronizzazione audio-video, della colonna sonora e della correzione di eventuali difetti di luce o dell’eliminazione dei rumori di sottofondo.
Le qualità di un videomaker
Per fare il videomaker di professione occorrono tante qualità e conoscenze tecniche, come il saper utilizzare attrezzature e software specifici, possedere competenze simili a quelle del fotografo e del regista, competenze in fase di post-produzione. Ma non bisogna sottovalutare che il videomaker deve possedere anche delle soft skills molto importanti come:
- creatività: il videomaker è un artista che deve saper produrre materiale originale ed interessante. Deve essere capace di narrare una storia in maniera coinvolgente e personale.
- Capacità relazionali: il videomaker deve continuamente confrontarsi con artisti, attori, collaboratori di scena, membri dell’equipe. Le doti relazionali sono importanti perché deve sapersi esprimere in modo efficace per far capire cosa intende fare e cosa vuole ottenere, senza essere autoritario.
- Capacità di adattamento: il videomaker, specialmente alle prime armi, dovrà essere capace di realizzare anche dei lavori che non sono nelle sue corde e che non gradisce. Anzi, quando è agli inizi praticamente lavorerà quasi sempre alla realizzazione di progetti video che non lo entusiasmano anziché alle produzioni che aveva sempre sognato!